L'intrigo di Verdini Jr: scandalo per il regalo al leghista
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L’intrigo di Verdini Jr: scandalo per il regalo al leghista

Matteo Salvini

Il caso dei biglietti della scala tra appalti Anas e favoritismi: un intreccio di potere e lusso tra Verdini Jr e il leghista Freni.

Il 3 dicembre 2021 l’intercettazione ha segnato un punto cruciale nell’inchiesta sugli appalti Anas, coinvolgendo nomi di spicco della politica italiana, tra questi, Tommaso Verdini, figlio del noto politico Denis Verdini, e il sottosegretario della Lega, Federico Freni, emergono per un episodio di particolare rilievo.

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Le dinamiche nascoste dietro al favore

La vicenda inizia con un gesto di generosità da parte di Verdini Jr: la donazione di biglietti per la prestigiosa prima della Scala a Milano, un evento che ha visto il ritorno in grande stile dell’opera dopo le restrizioni dovute al Covid-19. L’opera in questione, “Il Macbeth” diretto da Riccardo Chailly, ha ricevuto quattro minuti di applausi, segno dell’eccezionale risonanza dell’evento, al quale ha assistito anche il presidente Mattarella.

La generosità di Verdini Jr, tuttavia, nasconde aspetti controversi, come rivelato dalle intercettazioni telefoniche. Parlando con un amico, Verdini Jr ha dichiarato che i biglietti avevano un valore di 15.000 euro. La cifra, nonostante sembri esorbitante, trova fondamento nel prezzo elevato dei biglietti per la Scala, come riportato da Milano Today: 3.000 euro per un posto in platea e cifre simili per altri posti privilegiati.

Gli intrecci tra favori, politica e appalti

Nel dettaglio, Verdini Jr ha chiesto a Gianluca Zelli, amministratore delegato di un grande gruppo di somministrazione del lavoro (e non indagato come Freni), di acquistare i biglietti per Freni. La particolarità sta nel fatto che la segreteria di Freni non era riuscita a trovarli autonomamente. Zelli, mostrando pronta disponibilità, ha spiegato di avere un palco pagato 22.000 euro all’anno, beneficiando di prelazioni e sconti per gli abbonati. Tuttavia, il prezzo effettivamente pagato per i biglietti si è rivelato molto inferiore ai 15.000 euro menzionati da Verdini Jr.

Un ulteriore elemento di interesse emerge dalla cena post-spettacolo, per cui non è chiaro chi abbia effettivamente pagato. Zelli sottolinea che la sua società non collabora con il settore pubblico e che non ha avuto contatti con Freni prima o dopo l’evento. Freni, dal canto suo, precisa di aver pagato personalmente per la sua partecipazione alla cena e per l’alloggio, integrandosi con altri ospiti nel palco.

La vicenda dei biglietti della Scala, quindi, non si limita a un semplice gesto di cortesia tra politici, ma si inserisce in un contesto più ampio di relazioni e possibili intrecci tra favori, politica e affari pubblici, rivelando le complesse dinamiche che regolano l’alta società e la politica italiana.

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ultimo aggiornamento: 4 Gennaio 2024 10:58

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